I giochi da tavolo filler o per veloci partite

gioco tavolo filler

Anche se negli ultimi decenni sembrano essere passati un po’ in secondo piano, in realtà i giochi da tavolo che ci divertono da secoli sono ancora oggi un ottimo modo di passare il tempo tra amici o in famiglia quando si vuole passare il tempo insieme stando lontani dagli schermi – o quando la linea internet funziona male, il tempo fuori è troppo brutto per uscire e bisogna inventarsi qualcos’altro per ammazzare il tempo.

La maggior parte dei giochi da tavolo, però, richiede diverse ore di gioco e un sacco di tempo anche solo per preparare il tavolo da gioco, distribuire eventuali carte e, soprattutto, per spiegare le regole a tutti i giocatori.

Quando non si ha voglia di stare dietro a regolamenti lunghissimi da leggere e turni di gioco lenti, entrano in scena i cosiddetti giochi filler, che significa letteralmente riempitivi.

I giochi filler sono quindi giochi da tavolo dalla preparazione immediata (di solito gira attorno a un minuto) che permettono di fare partite anche molto brevi. Questa tipologia di giochi da tavolo sono perfetti per i momenti di attesa, come ad esempio per scaldarsi prima di giocare a qualcosa di più impegnativo, oppure a fine serata, quando è troppo tardi per iniziare una nuova partita (col rischio di addormentarsi involontariamente a dover studiare le regole di giochi complessi), ma anche troppo presto per congedarsi e andare a dormire.

Vediamo qualche esempio di gioco filler da aggiungere alla propria collezione e tenere sempre a portata di mano per salvarsi dai momenti di noia.

Jenga

Partiamo da un grande classico, Jenga. Si tratta di una prova di abilità dalle dinamiche molto semplici: si imposta il gioco in pochissimo tempo costruendo una torre con dei blocchetti di legno, dopodiché i giocatori si sfidano a turno per estrarre un blocco per volta, sfilandolo senza toccare le file superiori, per poi riposizionarlo in cima alla torre, e così facendo aumentarne l’altezza. Man mano che si andrà avanti, la torre diventerà sempre più alta e sottile e l’equilibrio sarà sempre più precario… lo scopo del gioco farla crescere senza farla cadere. Un gioco così semplice è davvero capace di tenere tutti col fiato sospeso per paura che la torre crolli improvvisamente!

Shangai

Un altro classico dei giochi che richiedono precisione e manualità è Shangai, detto anche Mikado. La modalità di gioco è molto simile a quella di Jenga: qui la preparazione è ancora più veloce e immediata, perché basterà riversare in maniera casuale il set di bastoncini sul tavolo e poi procedere a turni a raccoglierli uno per volta, con le mani o con l’aiuto di un altro bastoncino preso prima. Non bisogna però far muovere alcun bastoncino che non sia quello che si sta cercando di estrarre, pena il passaggio del turno al giocatore successivo. Vince chi raccoglie più bastoncini oppure si contano i punti a seconda del colore di ciascun bastoncino.

Indomimando

Indomimando è senza dubbio più movimentato di Jenga e Shangai: scopo del gioco è far indovinare un concetto alla propria squadra, esprimendosi solo a gesti senza poter parlare. Il giocatore deve dunque recitare una scenetta o mimare un’azione così da farla indovinare ai propri compagni, proprio come se fosse un attore muto davanti a un pubblico particolarmente vivace e rumoroso. Questo gioco è perfetto per tutta la famiglia ed è ottimo per rompere il ghiaccio in gruppo e far sciogliere anche i più timidi!

Uno

Non ha bisogno di grosse presentazioni: Uno è il famoso gioco di carte all’altezza di grandi e piccini capace di intrattenere anche per ore, una partita dopo l’altra, ma per chi non è troppo competitivo la sessione di gioco può anche essere brevissima. Una partita a Uno, infatti, può durare anche pochissimi minuti, se i giocatori sono pochi (possono essere anche due) e qualcuno di loro è particolarmente abile… o particolarmente fortunato.
La preparazione è molto breve: a ciascun giocatore spettano 7 carte e il suo compito è quello di scartarle tutte, ricordandosi di esclamare “Uno!” quando il mazzo si riduce a una sola carta.
Sicuramente la fortuna ha un ruolo fondamentale, perché ogni carta pescata è un’incognita, ma si può anche giocare d’ingegno e ostacolarsi a vicenda tramite l’utilizzo delle carte speciali, col risultato di far durare di più la sessione di gioco (col rischio di far durare meno l’amicizia).

Bananagrams

Gioco di recente successo, Bananagrams deriva senza dubbio dal celebre Scarabeo e ne rappresenta una versione più rapida e immediata, sia nella preparazione che a livello di gioco, oltre a essere in un formato portatile molto simpatico grazie all’astuccio a forma di banana. Si tratta quindi di un gioco di parole molto simile a Scarabeo, con la differenza che tutti i partecipanti giocano nello stesso momento, ognuno per conto proprio, pescando le lettere da usare da un mucchio comune di tessere posto al centro del tavolo. Ognuno deve concentrarsi per formare quante più parole possibili prima degli altri, fino a terminare tutte le tessere a disposizione. Alcune varianti del regolamento sono ancora più veloci: ad esempio, nella modalità di gioco Frullato di Banana si può decidere di usare solo le prime tessere distribuite, senza pescarne altre, e il vincitore è quello che le finisce prima o chi compone la parola più lunga. Bananagrams, insomma, trasforma Scarabeo nella sua versione filler, convincendo anche i più scettici a divertirsi con i giochi di parole.

Cortex Challenge

La modalità di gioco di Cortex Challenge è piuttosto immediata, si pesca una carta e il primo che riesce a risolvere l’enigma (secondo otto categorie diverse) dà la risposta. A rendere il gioco avvincente sono gli enigmi stessi, che possono essere prove di memoria, di coordinazione, di logica e persino sfide tattili in cui bisogna indovinare un oggetto semplicemente toccando una carta 3D. Lo scopo del gioco è quello di risolvere due enigmi per ciascuna categoria, così da aggiudicarsi il token cervello, che decreta la vittoria.

Sushi Go!

Sushi Go! è un ottimo filler dalla forma compatta, perfetto per essere trasportato in viaggio per giocare ovunque si voglia. I turni di gioco sono solo 3 e la vincita si determina sulla base del punteggio accumulato creando, tramite un passaggio di carte casuale, il proprio menù: ogni carta è una portata di sushi e ciascun piatto della cucina giapponese, dessert compresi, possiede un certo punteggio. La modalità di gioco è molto scarna e divertente anche per i bambini, senza dimenticare che il gioco può rappresentare un’ottima occasione per farli esercitare con le operazioni matematiche. Infine, la grafica è assolutamente adorabile!

Taboo

Si tratta di un gioco molto famoso che solitamente non viene considerato un filler, ma in realtà anche le partite a Taboo possono durare poco a seconda dell’edizione e del rispettivo tabellone. Il gioco consiste nel far indovinare ai propri compagni di squadra la parola segnata nella carta che si pesca, secondo una determinata categoria, senza pronunciare nessuna delle parole proibite segnate al di sotto di essa, i tabù per l’appunto!
Per far indovinare l’oggetto o il concetto da indovinare bisogna descriverlo rigorosamente a voce, senza gesticolare né appellarsi a disegni o ad altre scorciatoie. Il tutto va fatto in fretta, perché una clessidra segna lo scadere del tempo a disposizione.
Un componente della squadra avversaria deve controllare che il giocatore non dica nessuna parola proibita, e in alcune edizioni del gioco egli può segnalare l’errore con un tasto detto Buzzer, con conseguente annullamento del turno. Questo gioco di società è perfetto per gruppi numerosi e se i giocatori hanno una buona parlantina la partita può essere abbastanza breve.

Pictionary

Possiamo fare un discorso simile a quello di Taboo per Pictionary, in cui per far indovinare le parole bisogna illustrarle su carta, senza parlare: la modalità di gioco è molto simile a quella di Taboo ma il procedimento è un pochino più lento, anche se difficilmente una partita dura più di un’ora. Se i giocatori sono disegnatori abbastanza abili, comunque, i turni scivolano via piuttosto in fretta e il divertimento è assicurato, anche se forse ci si diverte di più quando nessuno dei giocatori sa realmente disegnare.

The Cat Game

Con una dinamica quasi identica a quella di Pictionary, The Cat Game richiede ai giocatori di disegnare qualcosa della categoria film, persone e professioni o azioni. La differenza sostanziale è che si disegna su un foglio trasparente sotto il quale disporre alcune fotografie di gatti in posizioni diverse. Ed ecco che i gatti diventano i protagonisti delle scenette da indovinare, con risultati davvero esilaranti che fanno persino dimenticare che ci sia un punteggio da conteggiare.

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